LIBRI DA QUESTE PARTI 2025
Biblioteca Gambalunga | martedì 25 marzo
Sala della Cineteca| ore 18
Rimini via Gambalunga 27
Maria Malatesta
Davide Festi
presentano
Come un ricordo remoto d'amore
Francesco Arcangeli, Gabriella Festi
Lettere 1943-1969
Pendragon, 2024
in dialogo con
Maria Virginia Cardi
Francesco Arcangeli, storico e critico d'arte (Bologna 1915-1974), direttore della Galleria d'arte moderna di Bologna e docente di Storia dell’arte medievale e moderna all’Università di Bologna, ha apparenti tenui legami con Rimini e con la terra di Romagna. Affondano nelle radici della famiglia (il padre Adolfo era di Coriano) e nei ricordi delle estati afose di Rimini, trascorse a San Giuliano alla scoperta di quei pittori locali di cui nel tormentato inverno ‘44 dava conto, con profondissima conoscenza, ad Augusto Campana durante i sopralluoghi in qualità di ispettore per la Sovrintendenza alle Gallerie di Bologna. Per Rimini curò nel 1952, insieme a Cesare Gnudi e Giancarlo Cavalli (e ai riminesi Ravaioli, Bonini, Menghi), la mostra della pittura riminese del ‘600, importante tappa per la rinascita della vita culturale della città annientata dalla guerra.
Dunque, la presentazione dell’epistolario di Francesco Arcangeli e Gabriella Festi, pubblicato nel volume “Come un ricordo remoto d’amore. Lettere 1943-1969” edito da Pendragon nel 2024, rappresenta una eccellente occasione per riproporre al pubblico riminese la figura di Arcangeli, il cui insegnamento ha profondamente segnato i nostri migliori storici e critici d’arte.
Il libro che verrà presentato martedì 25 marzo alla Biblioteca Gambalunga (sala della Cineteca, ore 18) con l’intervento dei curatori Maria Malatesta e Davide Festi e della storica dell’arte Maria Virginia Cardi, pubblica una selezione da una più ampia raccolta di 463 lettere scritte nell’arco di quasi trent’anni nella lunga vicenda sentimentale che legò Arcangeli a Gabriella Festi, ritrovate dai nipoti di quest’ultima dopo la sua morte nel 2002 ed ora conservate alla Biblioteca dell’Archiginnasio insieme all’archivio Arcangeli.
Le lettere, oltre a restituire il lato più intimo e controverso dell’uomo, documentano l’intreccio ampio delle sue relazioni nel suo lavoro di storico e critico d’arte. Emergono il suo rapporto contrastato con Roberto Longhi, la delusione per la frattura con Giorgio Morandi e l’amicizia solida con Ennio Morlotti. Le lettere a Gabriella, percorse da un senso dolorosa di sconfitta, si chiudono spesso con versi poetici che Arcangeli le dedicava. Il titolo del libro è tratto proprio da uno di questi componimenti, a testimonianza della profonda vena poetica dello storico dell’arte, di cui il carteggio compone non solo una accidentata autobiografia sentimentale, ma anche una straordinaria e non meno tormentata autobiografia intellettuale.
Maria Malatesta ha insegnato Storia contemporanea all'Università di Bologna, dove attualmente dirige il Centro di Ricerca sulla Storia delle Professioni (CEPROF). Studiosa delle élites, i suoi interessi si sono concentrati sulla storia delle professioni e della nobiltà in Italia e in Europa. Tra le sue pubblicazioni: Professionisti e gentiluomini. Storia delle professioni nell'Europa contemporanea (Einaudi 2006); L'invenzione della fiducia. Medici e pazienti dall'età classica a oggi (Viella 2021) e Storia di un'élite. La nobiltà italiana dal Risorgimento agli anni Sessanta (Einaudi 2022). Ha curato per la Storia d'Italia. Annali il volume I professionisti (1996).
Davide Festi, nipote di Gabriella Festi, è stato docente di Gastroenterologia nell’Ateneo di Bologna e coordinatore della Scuola di specializzazione in malattie dell’apparato digerente e del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. Da tempo collabora con il Centro di ricerche sulla storia delle professioni, diretto da Maria Malatesta, occupandosi di formazione medica, con particolare riguardo alla tematica del rapporto medico-paziente.
Maria Virginia Cardi, storica dell’arte, insegna Antropologia culturale all'Accademia di Belle Arti di Bologna; nella sua ricerca si è occupata di storia sociale delle culture artistiche e di strutture simboliche dell'immaginario. Tra i suoi principali lavori: Il rituale del serpente. Antropologia estetica ed altro (a cura di), Longo, Ravenna 1998; Immaginario e comportamento (a cura di), Raffaelli, Rimini 2000; Le rovine abitate, Alinea, Firenze 2000; Città sotterranee. Abitare profondità e superficie, Unicopli, Milano 2007, Anita e Giuseppe Sangiorgi (Pendragon, 2020). È curatrice e conservatrice dell’Archivio Cardi Marchetti Fagnani Pani conservato a Rimini nel cinque-seicentesco palazzo Fagnani-Pani, dimora storica e casa museo.
Ingresso libero
Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerdì 28 marzo 2025, Sala della Cineteca, ore 18
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