Tre film per raccontare l'adolescente e i suoi problemi - In cineteca (ore 21, ingresso libero), martedì 14, 21 e 28 marzo - Commento e approfondimento a cura dell'Associazione Itaca
Un profondo legame unisce cinema e psicoanalisi, arti "gemelle" non solo perché nate insieme sul finire dell'Ottocento, ma soprattutto perché ambedue si fondano sul rapporto fecondo tra l'immaginario e il setting. Quanto all'adolescenza, come i più recenti studi psicoanalitici mostrano, non è solo un'età della vita, ma è una preziosa possibilità della mente di rigenerarsi nella creatività. Anche il cinema ha in sé qualcosa di adolescente: se fare cinema è proiettare emozioni, chi meglio dei protagonisti adolescenti può dare forma a questo bisogno universale? Cinema, adolescenza e psicoanalisi sono inoltre accomunati dalla speciale capacità - non sempre comoda - di sconvolgere i solidi dati di realtà, indicarci nuove strade e stupirci.
L' Associazione Itaca promuovere lattività di prevenzione del disagio psicologico e sociale soprattutto giovanile in tutti gli ambiti sociali, pubblici privati anche attraverso interventi di formazione e di informazione relativi alle problematiche delletà evolutiva, infanzia, adolescenza, giovani adulti e famiglie ed attraverso lo studio, lelaborazione e lo sviluppo della psicoanalisi negli aspetti sia teorici che operativi. www.associazioneitaca.rimini.it
Programma
Martedì 14 marzo
di Marco Segato (Italia, 2016)
interviene Vincenzo Vannoni Psicologo psicoterapeuta, socio S.I.Ps.A
Martedì 21marzo
La mia vita da zucchina (Ma vie de courgette)
di Claude Barras (Francia, 2016)
interviene Valentina Pazienza, Psicologa
Martedì 28 marzo
di Roan Johnson (Italia, 2016)
intervengono Carla Amadori, Psicologa psicoterapeuta e Cristiana Mondaini Psicologa psicoterapeuta
coordina gli interventi Maurizio Cottone, psicoterapeuta, psicodrammatista didatta SiPsA