In bicicletta fra sport e cultura

Dal al

in bicicletta 

fra sport e cultura


30 e 31 maggio 2024
Biblioteca civica Gambalunga
Sala della Cineteca
Rimini, via Gambalunga 27

 


Nella imminenza dell’arrivo della prima tappa del Tour de France a Rimini, il 29 giugno, la Biblioteca civica Gambalunga promuove due momenti di approfondimento aperti al pubblico. Il primo (La donna e la bicicletta) è dedicato al ruolo sociale che la bicicletta ha rivestito in rapporto alla emancipazione femminile.  Il secondo (Il Tour de France visto dall’Italia) intende riflettere sui risvolti politici e sociali che hanno accompagnato il Tour de France in oltre un secolo di storia.  

Le due giornate di studio, che vedono la partecipazione di importanti studiosi di storia contemporanea e storia dello sport, sono organizzate dalla Biblioteca Gambalunga in collaborazione con la Cineteca comunale di Rimini, la Casa delle Donne del Comune di Rimini, l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Rimini, la Società Italiana di Storia dello Sport (SISS), l’associazione Pedalando e Camminando APS (Fiab Rimini).


 

PROGRAMMA

Giovedì 30 maggio - sala Cineteca - ore 17

L’emancipazione femminile in bicicletta

Eleonora Belloni (Università di Siena), La donna e la bicicletta 

Emilia Muratori (Sindaca di Vignola e Presidente dell’Unione Terre di Castelli), Storia di un esperimento 

modera Oriana Maroni (Presidente Istituto storico Rimini)

Se oggi il rapporto fra il sesso femminile e la bicicletta è divenuto un fenomeno del tutto normale, per decenni, a partire dalla fine dell’Ottocento, l’opinione conservatrice ha ritenuto che una donna sulla sella di una bicicletta potesse costituire un attentato alla purezza. Non a caso l’opinione perbenista ritiene che l’andatura femminile possa costituire una via per il raggiungimento della emancipazione e dell’eguaglianza fra i sessi. Ciò che sconcerta il mondo mentale tradizionale è il fatto che la donna, da sempre accompagnata dall’uomo nei suoi spostamenti (a piedi, in carrozza, in treno), sulla bicicletta può andare sola. Si tratta dunque di un passo verso l’indipendenza e, proprio per questo la bicicletta viene eletta, a partire dall’inizio del Novecento, a simbolo dell’emancipazionismo femminile.


 

Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 15.30

Il Tour de France visto dall’Italia

Stefano Pivato (Università di Urbino), Giro e Tour una storia comparativa 

Daniele Marchesini (Università di Parma), I protagonisti italiani al Tour, i protagonisti francesi al Giro 

Sergio Giuntini (SISS), Inviati e letterati italiani al Tour de France 

Nicola Sbetti (Università di Bologna), Tra riconciliazione e rancore: i primi Tour de France in Italia dopo la Seconda guerra mondiale 

Alberto Molinari (SISS), Vincere il Tour: una questione di prestigio politico e sportivo 

modera Stefano Pivato 

Alle 15 e 16 minuti di mercoledì 1° luglio 1903, a Montgeron, viene dato il via alla prima tappa del Tour de France. Lungo tutto l’arco del Novecento la corsa ha costituito il punto di riferimento del ciclismo internazionale: vincere al Tour ha costituito la definitiva consacrazione per la carriera di ogni ciclista. il giallo è nella storia del ciclismo colore più nobile e le motivazioni vanno ricercate certamente in fattori sportivi ma anche attraverso scenari e rituali simbolici che esulano dal puro fatto sportivo e che hanno contribuito ad enfatizzare nell’immaginario collettivo la «grande boucle». Per quanti si sono occupati della storia del Tour de France è divenuta d’obbligo la citazione nella quale Roland Barthes paragonava i ciclisti del Tour agli eroi omerici dell’Odissea perché la corsa a tappe francese «dispone di una vera e propria geografia omerica e come nell’Odissea è periplo di prove ed esplorazione totale dei limiti terrestri».


 

Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 21

proiezione del film 

Wonderful Losers: A Different World di Arūnas Matelis (Lituania 2017, 71') 

Il Giro d’Italia raccontato da una prospettiva inedita e insolita, quella dei gregari. In ognuno di loro si radica un’idea più forte della fatica e del dolore: raggiungere a qualsiasi costo il traguardo, non arrendersi mai in nome di obiettivi comuni e non individuali. I gregari sono sempre pronti ad affrontare le sfide più difficili, ad alzarsi dopo una caduta e continuare a pedalare, a dare tutto per il bene del trionfo del loro compagno di squadra.



 

Ingresso e partecipazione liberi e gratuiti 


 

Info: 

Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | www.bibliotecagambalunga.it


 

Si ringrazia Romagna Acque spa per il sostegno all’iniziativa


 

Data evento inizio: 
Data evento fine: