Marta Rizzo presenta "Non c’è che dire. Libertà di espressione nella cultura italiana". Con Marco Bertozzi e Fabio Ferzetti

Si parlerà di libertà di espressione nel prossimo appuntamento di Libri da queste parti, venerdì 2 febbraio presso la Sala della Cineteca alle ore 17, con la presentazione del volume uscito per La lepre edizioni, Non c’è che dire. Libertà di espressione nella cultura italiana, a cura di Marta Rizzo, con una prefazione di Massimo Carlotto.

Il libro affronta il tema della censura nell’editoria, nella letteratura, nel teatro, nella radio, nella tv, nel diritto, nel dibattito pubblico. Preceduto da una nota della scrittrice e curatrice Marta Rizzo, il saggio indaga il tema della libertà d'espressione in una società globale dominata da web e cancel culture e si interroga “per cercare di capire a quale libertà si fa riferimento in questo faticoso Paese libero, quando si crea pensiero”. Lo spunto per l’avvio dell’indagine è offerto da un fatto che a quel tempo sembrò paradossale, quando, solo a partire dall’aprile del 2021 l’allora ministro della Cultura Dario Franceschini rese pubblica la notizia della soppressione della legge sulla censura cinematografica. Segue poi l’introduzione di Massimo Carlotto Indagine su un principio al di sopra di ogni sospetto, in cui lo scrittore si interroga “sullo stato di salute e sul ruolo del mondo culturale nella nostra società perché è l’unico modo per verificare se è proprio vero che siamo liberi”. Marta Rizzo offre un saggio a più voci che passa in rassegna un’ampia casistica della censura nei luoghi istituzionali e nella cultura in senso ampio. Fino a quale punto si può parlare di libertà di espressione e in cosa consiste esattamente? Quale peso hanno l’autocensura e il politically correct? E il web e i social media? E la cancel culture? E fino a quale punto si spinge il controllo editoriale per ciò che riguarda i libri o la radio? Provano a rispondere a queste domande, e a molte altre ancora, ventisette tra le menti più brillanti della cultura italiana, personalità del mondo della cultura, del cinema e della letteratura attraversando giurisprudenza, estetica, etica, cinema, teatro, radio, letteratura, critica letteraria e cinematografica: Edoardo Albinati, Pupi Avati, Marco Bertozzi, Massimo Carlotto, Liliana Cavani, Dario Cecchi, Daniele Ciprì, Leonardo Clausi, Diego Cugia, Giancarlo De Cataldo, Antonietta De Lillo, Fabio Ferzetti, Fabrizio Funtò, Patrizio Gonnella, Dacia Maraini, Flavia Mastrella, Giuliano Montaldo, Serafino Murri, Mauro Palma, Lidia Ravera, Antonio Rezza, Gianfranco Rinaldi, Alberto Rollo, Marco Ruotolo, Walter Siti, Emanuele Trevi, Daniele Vicari.

Marta Rizzo è nata a Roma. Laureata in Lettere, ha collaborato con Marco Ferreri e con Laura Betti per il Fondo Pier Paolo Pasolini. Ha lavorato nella Fondazione Cinema nel Presente e nella Luna Rossa Cinematografica con Mauro Berardi e realizzato documentari, in qualità di ricercatrice di repertorio e responsabile di produzione, per Mario Monicelli, Ettore Scola, Giuliano Montaldo, Citto Maselli, Irene Papas, tra gli altri. È coautrice di un libro su Marco Ferreri e di uno su Ellen West. Collabora con Repubblica.it e Articolol 21.

Marco Bertozzi, regista e storico del cinema, insegna Cinema all’Università IUAV di Venezia. Ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico e di promozione culturale.

Fabio Ferzetti, giornalista e critico cinematografico, per 30 anni al Messaggero e ora all'Espresso, ha diretto le Giornate degli Autori a Venezia e realizzato un documentario su Carlo Verdone.


Ingresso libero

Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie degli autori al termine della presentazione.