Per documento e meraviglia. Una storia lunga 400 anni

Ospitata nella splendida cornice delle Sale antiche della Biblioteca Gambalunga, la mostra propone un viaggio nel tempo alla scoperta dei poliedrici volti della città. Da leggersi attraverso i preziosi codici, le fragili carte d’archivio, le fantasmatiche fotografie “sviluppate” nell’esperienza immersiva della Galleria dell’Immagine. Si incontreranno i progenitori illustri di cui la città ha favoleggiato; si ammireranno i manoscritti della raffinata ed enigmatica corte malatestiana; si leggeranno le appassionate discussioni sull’identità cittadina, il suo segno zodiacale, i dialoghi scientifici con gli intellettuali d’oltralpe, fino alle narrazioni che hanno fatto di Rimini un mito dell’immaginario contemporaneo.

Il suo punto di approdo è anche una ri-partenza. La prima delle sale antiche ospita l’installazione dell’artista Daniele Torcellini, Ex libris per luci cangianti! che traduce la meraviglia dei libri e del sapere nella meraviglia estatica di colori mai visti.

Il modo migliore di conservare, sostiene un illustre bibliotecario italiano, Luigi Crocetti, è pubblicare. Questo è un modo per rafforzare il concetto che la conservazione non può essere gelosa, ma deve essere finalizzata al privilegio collettivo. E questo è sicuramente lo scopo di una biblioteca. Una mostra è quindi un’importante occasione per dare pubblicità, visibilità alle sue raccolte, rafforzare le occasioni e possibilità di uso pubblico. Presentare le collezioni della biblioteca di una città, tracciarne la storia, ha il sapore dell’apertura del deposito di ciò che una comunità nel corso dei secoli ha messo da parte: per leggere il tempo, per dominarlo.

Entrare in una biblioteca significa varcare le porte della meraviglia e del sapere. Significa conoscere, ma anche solo percepire, gli infiniti percorsi dell’immaginazione umana, il sapere e la creatività dell’uomo divenuto libro o immagine. Le sue possibili combinazioni. Si entra nel regno della scoperta. È un dialogo che non esclude. Basta trasformare il vedere in guardare per aprirsi alla bellezza.

 

Periodo: 26 ottobre- 26 gennaio 2020

Sede: Sale antiche, Galleria dell’Immagine

La mostra sarà visitabile gratuitamente da martedì a domenica: ore 16-19 (chiusura 1° novembre, 25 dicembre)

Visite guidate gratuite: da lunedì a venerdì ore 12, 17; sabato ore 9.30, 10.30, 11.30 (esclusi 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio)

Info e prenotazioni: 0541704486; fondi.antichi@comune.rimini.it