Tutti al mare (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini

Nella locandina, fotografia del 1951 di Angelo Moretti (da Archivio fotografico Morosetti), Rimini, Biblioteca civica Gambalunga
Nella locandina, fotografia del 1951 di Angelo Moretti (da Archivio fotografico Morosetti), Rimini, Biblioteca civica Gambalunga

“Tutti al mare (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini”, mostra fotografica sulla spiaggia di Rimini (dal bagno 47 al bagno 100), dal 1° luglio al 31 agosto 2023 (prorogata fino al 10 settembre)

Una passeggiata in riva al mare attraverso 180 anni di storia balneare. 100 plance, quasi 200 fotografie, oltre 20 manifesti accompagnano lo spettatore lungo due secoli di curiosità, luoghi e abitudini a partire dal 1843, l’anno in cui prende avvio questa meravigliosa storia, fino ad oggi, attraverso gli snodi irrinunciabili che vedono Rimini affermarsi come la più importante realtà balneare.

Dal bagno 47 al bagno 100 si potranno incontrare un centinaio di plance che raccontano la spiaggia dai suoi esordi ottocenteschi a oggi, passando attraverso gli anni del boom economico, quando Rimini diviene la Capitale del turismo balneare europeo: oltre due chilometri e mezzo di sorrisi, giochi, eventi, riti e miti da spiaggia accompagnano lo spettatore lungo curiosità, luoghi e pratiche in parte rimasti invariati da oltre un secolo, in parte cancellati dal tempo. Il percorso è composto da 8 sezioni che raccontano gli albori della vita balneare (Si comincia!), il mare e suoi modi di salparlo (Tuffi e spruzzi), l’eleganza dei costumi e il senso del pudore (Chic&Chic), il lungomare e i suoi eventi (Parate e sfilate), l’organizzazione della spiaggia e le sue architetture (Capanni e rose), i giochi (Palette e secchielli), le attività per il benessere del corpo (Su le braccia, giù le braccia) e i rituali con i suoi personaggi (Tipi e riti). A corredo dell’apparato fotografico, splendidi manifesti di promozioni turistiche del passato e alcune bizzarrie.

L’espressione scherzosa “Questa mostra non ha un verso” restituisce uno dei caratteri più particolari di questo allestimento, dove l’ampiezza del percorso (2,5 km) non consentiva un racconto di tipo cronologico e sequenziale. Di qui il racconto per otto tappe autonome che aggregano immagini evocative di alcuni temi che dimostrano straordinaria persistenza e ricorrenza nel corso dei 180 anni considerati: la moda con l’evolvere dei costumi, la spiaggia con le sue architetture e oggetti, i giochi e i passatempi, i tipi da spiaggia. Commovente l’immagine da cui tutto ebbe inizio: il primo avviso che promuove l’apertura del primo “Stabilimento privilegiato di Bagni Marittimi in Rimini” (1843) e la prima immagine xilografica dello Stabilimento ricavata dall’avviso pubblicitario per la stagione 1847 (entrambi dalla collezione Gambetti della Biblioteca Gambalunga). Altro momento di svolta, il passaggio in mano pubblica del complesso dello Stabilimento Bagni (1869) con il Kursaal che dopo qualche anno (sarà inaugurato il 1° luglio 1873) sostituisce il vecchio edificio di legno (notevole la foto del cantiere del Kursaal nel 1872) e l’Idroterapico (inaugurato nel 1876) che istituzionalizza il tema delle cure marine come fonte di salute e benessere. Seguono l’apparizione dei villini sul lido (come mostra una foto del 1892) e nel 1908 l’apertura del Grand Hotel con l’invenzione dello slogan Rimini l’Ostenda d’Italia. E ancora, la rapida e prodigiosa ripartenza postbellica alla fine degli anni Quaranta, lo spazio della spiaggia che si riempie al perfezionarsi dell’organizzazione dei servizi di spiaggia. E i grandi bagni di folla, momenti indimenticabili di euforia collettiva, dal Corso dei Fiori, alla Mototemporada, fino alla Notte Rosa.

Le immagini provengono in massima parte dalle collezioni comunali conservate all’Archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga, a partire dalla produzione dei fotografi Contessi e dai fondi Tonini e Gambetti per la documentazione ottocentesca. Sono attinte dalle collezioni Battaglini, Freddi, Maioli, Rusticani, Mauri le immagini dei primi decenni del '900, mentre alle raccolte dell'Enit e alle fotografie di Angelo Moretti (provenienti dall'Archivio fotografico Morosetti) fa capo la documentazione degli anni Cinquanta. Dagli archivi APT e Minghini provengono le immagini della spiaggia degli anni '60, '70 e '80, dall'archivio Raggi Rimini Press le immagini per i due decenni successivi. La Rimini degli ultimi vent'anni rivive nelle foto provenienti dall'Ufficio Stampa del Comune, in gran parte a firma di Emilio Salvatori. Hanno poi generosamente contribuito con propri scatti e materiali Giorgio Salvatori e Rimini Sparita. Indispensabili alla rievocazione dell'immaginario visivo della Rimini destinazione balneare internazionale le affiche e i manifesti pubblicitari delle stagioni di inizio secolo firmati da Borgoni, Dudovich, Busi, Bianchi conservati nella Collezione Salce di Treviso e nella Raccolta Civica Bertarelli di Milano, per arrivare alle campagne degli ultimi decenni con i lavori di Gruau, Marco Morosini, Luca Giovagnoli, Eron, Marco Neri fino a quello ideato da Aldo Drudi per la stagione 2016.

La mostra nasce dalla collaborazione di: Comune di Rimini,Biblioteca Gambalunga, Fellini Museum, Associazione Rimini Sparita, Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini Sud, Piacere Spiaggia Rimini, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita-QuVi e Centro di Studi Avanzati sul Turismo-CAST dell'Università di Bologna, Romagna la Terra della Dolce Vita, Confartigianato.

Video

► Presentazione video della mostra Tutti al mare (Icaro TV)

► Intervista alla direttrice Nadia Bizzocchi

► Intervista al curatore Davide Bagnaresi

► Speciale TG Emilia Romagna del 30 luglio 2023

 

Rassegna stampa

- ArteMagazine (29 giugno 2023)

- Finestre sull'Arte (1° luglio 2023)

- Artribune (6 luglio 2023)