La Storia immaginata

La Storia immaginata

Narrazioni tra verità storica e invenzione letteraria

 

Corte della Biblioteca Gambalunga

25 agosto – 8 settembre 2023 | ore 21

 

 

I romanzi storici non sono cronache, né libri di storia. Si reggono in equilibrio tra fantasia e ricostruzione, due aspetti che si alimentano reciprocamente, rendendo la narrazione ancora più affascinante e avvincente. I romanzi storici sono uno dei generi preferiti dai lettori italiani. Leggere romanzi storici permette di viaggiare nel tempo e nello spazio. Raggiungere luoghi e tempi lontani, empatizzare con situazioni che non avremmo mai nemmeno immaginato, riscoprire una parte di noi lontana e sconosciuta.

 

Perché (se è vero) questo “genere” appassiona ancora così tanto? Che dire delle sue espressioni contemporanee? E ancora, si può insegnare la Storia con i romanzi? Ecco, dunque, una rassegna per mettere in contatto scrittori e lettori, alla ricerca delle ragioni di alcuni recenti successi letterari, di possibili chiavi di lettura e comprensione dei meccanismi che sostengono la costruzione narrativa, dei rapporti di seduzione reciproca tra storiografia e letteratura.

 

Si comincia venerdì 25 agosto nella Corte della Biblioteca Gambalunga alle ore 21, con

La correttrice di Emanuela Fontana (Mondadori 2023), una storia nascosta tra le pieghe della Storia. Siamo a Firenze, è il 1838 e la città è un crocevia di artisti, letterati e figure di rilievo. Tra esse anche Massimo d'Azeglio che, insieme alla moglie, propone ad Emilia, ragazza fiorentina che lavora come bambinaia e come bibliotecaria al celebre Gabinetto Vieusseux, di seguirli a Milano. La donna infatti ha una certa cultura e parla un fiorentino purissimo. Sarà proprio questa sua caratteristica a farne la correttrice dei “Promessi sposi”. A presentare al pubblico riminese questa storia “manzoniana” sarà, insieme all’autrice, il professor Luigi Weber docente di letteratura contemporanea all’Università di Bologna, che al Manzoni ha dedicato parte delle sue ricerche. A lui il compito di fornire anche coordinate interpretative da tener presenti per tutto il ciclo.

 

Mercoledì 30 agosto alle ore 21 la Corte della Biblioteca Gambalunga ospiterà Marcello Simoni, uno tra gli scrittori italiani più amati e apprezzati all’estero e sicuramente tra i più amati nel genere thriller e romanzo storico. Conversando con la professoressa Loretta Nucci presenterà Il profanatore dei tesori perduti (Newton Compton 2023). Dopo averci abituati alle sue adrenaliniche avventure medievali, tra abbazie, falconieri, monasteri, palazzi e biblioteche del Vecchio Continente, questa volta ci trasporta tra il Medioriente e l’Egitto del XIII secolo con una storia dal sapore esotico in cui risuonano gli echi di meravigliose, antiche culture.

 

Dalla finzione narrativa alla ricerca storica con il professor Carlo Vecce, storico e filologo del Rinascimento dell’Università Orientale di Napoli, che venerdì 1° settembre porterà nella Corte della Biblioteca l’atmosfera delle antiche civiltà caucasiche con Il sorriso di Caterina (Giunti 2023), biografia romanzata di Caterina, madre di Leonardo da Vinci. Un racconto affascinante e avvolgente, nato dalla scoperta di importanti documenti inediti. Testi che fanno luce e segnano un punto e a capo sull’origine di Leonardo, nel contesto di un dibattito stratificato e complesso. Ad accompagnarlo sarà il professor Giovanni Sassu, direttore dei Musei comunali di Rimini, conoscitore esperto delle vicende artistiche rinascimentali.

 

Mercoledì 6 settembre la Biblioteca ospiterà Davide Bagnaresi e Davide Cannizzaro con Il Ballo delle Rose. La prima indagine di Bruno Risassi (Ensemble 2023), con una presentazione animata dalle letture sceniche di Diego Ronco e Rita Pasqualoni. Ricercatore e storico del turismo, Bagnaresi si presenta qui alla sua prima prova narrativa scritta a quattro mani con Davide Cannizzaro. Una storia ambientata a Cittadella, un borgo termale della Romagna, dove la quiete estiva viene interrotta da un omicidio che sembra voler richiamare l’attenzione su quello che sta succedendo dentro e fuori le mura del paese. Siamo nel 1921, un anno prima della Marcia su Roma.

 

Nella Romagna fascista è ambientato anche l’ultimo romanzo presentato a chiusura del ciclo, venerdì 8 settembre. Sempre nella Corte della Gambalunga alle ore 21, Mauro Maggiorani, storico e archivista con la passione per la scrittura creativa, presenterà il suo romanzo Le piste di carta (Il margine 2022) in dialogo con il giornalista riminese Giorgio Tonelli. Al centro della storia la figura di un singolare detective, Miro Casadei, ispettore archivistico onorario. Le sue indagini riguardano carteggi antichi e moderni, commerci clandestini di beni culturali e segreti di famiglia, come quelli che ruotano attorno all’archivio dei fratelli Adelmo e Saturno Rosati, che furono dirigenti nella Romagna fascista.

 

 

Ingresso gratuito, senza prenotazione.

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.

 

Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it