Il messaggero. Un narratore senza nome | Patrizia Zappa Mulas

"Vorrei raccontare come si comincia a raccontare. Come ha cominciato a farlo Eschilo nella tragedia più antica che ci è pervenuta, I persiani, inventando il primo Messaggero del teatro. Come quel primo racconto fosse il resoconto di un testimone senza nome sugli avvenimenti più terribili, come la guerra e la morte violenta, perché non poteva scorrere il sangue su quel palcoscenico sacro. E come il raccontare moderno  e contemporaneo abbia conservato questa funzione del teatro epico, di riferire l'indicibile da un punto di vista formalmente impersonale. Tolstoj e Singer sono i due autori che ho scelto: un brano di Anna Karenina (la morte della cavalla di Vronskij) e un racconto umoristico di Singer sull'immortalità. E alla fine vorrei raccontare come ho cominciato  a raccontare io le storie alle mie compagne di scuola da bambina, inventandomi senza saperlo i miei due mestieri adulti di attrice e narratrice. Concludendo con un brano di Colette sull'alba nei boschi che mi ha sempre commosso." Patrizia Zappa Mulas

PATRIZIA ZAPPA MULAS frequenta da bambina la scuola di danza del teatro La Scala dove debutta nella messa in scena di R. Nurejev de "Lo Schiaccianoci" di Ciaikowski. Esordisce nel teatro di prosa con Massimo Castri nel 1979. Ha collaborato con altri grandi registi del teatro italiano, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Mario Missiroli, Nanni Garella, Luigi Squarzina, Maurizio Scaparro, Gigi Dall'Aglio, Silvano Piccardi, Mina Mezzadri e Armando Pugliese, Giuseppe Marini, Beppe Navello. Nel 1988 si laurea in filosofia estetica all'Università Statale di Milano con una tesi sulla teoria del romanzo. Nel 1998 esce il primo romanzo, L'Orgogliosa, (La Tartaruga). Il secondo, Rosa Furia esce nell'ottobre del 2000 e nel 2003 ne viene ricavato un tv movie (sceneggiatura di Lidia Ravera) per Rete Due. Del 2001 è il primo testo per il teatro: Colette parlerà / di quel primo piacere, una conferenza immaginaria prodotta dal Teatro Stabile dell'Umbria, di cui è stata anche interprete. Ha ideato e curato la pubblicazione del teatro di Franca Valeri, Tragedie da ridere (La Tartaruga, 2003) e Di tanti palpiti ( La Tartaruga, 2009). Nel 2004 ha curato e presentato la pubblicazione dell'opera completa di Alice Ceresa (La figlia prodiga e altre storie, La Tartaruga), nel 2010 il poema di Alfred Tennyson Enoch Arden, melologo di Richard Strauss. Del 2006 è il racconto Tigre adorata per le edizioni Nottetempo. A gennaio 2011 uscirà da et al. una raccolta di racconti.