«Io scrivo, tu leggi, noi giochiamo. Non sempre è vero, ma può capitare che la lettura diventi un gioco vero e proprio, in cui il lettore può sentirsi sfidato, sollecitato, illuso da un invito dell'autore. E' quello che accade con i polizieschi, che trasformano il lettore in un investigatore, ma non solo: molti sono i modi in cui la scrittura letteraria può esortare il lettore a entrare direttamente in gioco con il caso, con la competizione, con la simulazione e con la vertigine.» Stefano Bartezzaghi
STEFANO BARTEZZAGHI (Milano, 1962) proviene da una famiglia di enigmisti. Ha incominciato a tenere rubriche di giochi con le parole sull'inserto "Tuttolibri" della "Stampa", nel 1987; dal 2000 collabora a "Repubblica", dove cura le rubriche "Lessico e Nuvole", "Lapsus" e "Borsa titoli". Ha scritto diversi libri sulla tecnica e la storia dell'enigmistica e su argomenti di divulgazione linguistica, tra cui Scrittori giocatori (Einaudi, 2010) e Non se ne può più (Mondadori, 2010).