Leggere è un viaggio: allontanarsi da ciò che è noto verso qualcosa che da un lato attrae, «chiama», dall'altro persiste nella sua lontananza, nel suo enigma. Come lo è l'esperienza religiosa. E ogni viaggio è anzitutto un lavoro su di sé, uno «straniarsi» per esporsi ad altro: una «fatica» come quella che fa la «luce» - "La fatica della luce" è il titolo del penultimo libro della Caramore - per illuminare il mondo. Un percorso lungo i confini, incerti, tra gli eventi della vita, del nascere, del morire, e le figure del linguaggio e dell'arte, compito sempre da ricominciare, mai concluso, poiché solo nell'ostinazione di questo insonne interrogare si conserva l'umano.
GABRIELLA CARAMORE, nata a Venezia, si laurea in lettere e filosofia all'Università di Padova. Dal 1972 si stabilisce a Roma dove inizia a collaborare a diverse testate culturali. Dal 1984 lavora a Radio 3 Rai, dove ha curato e condotto diversi programmi. Dal 1993 è autrice del programma di cultura religiosa "Uomini e profeti", all'interno del quale ha iniziato recentemente una lettura e commento sistematico del testo biblico. "Uomini e profeti" è anche il nome alla collana di testi di spiritualità che la Caramore dirige presso la casa editrice Morcelliana. Ha insegnato "Religioni e comunicazione" all'Università La Sapienza di Roma. Recentemente ha pubblicato La fatica della luce, confini del religioso, Morcelliana, 2008; Il sogno potenza di realtà, Modena 2010.