Archivio Gianni Quondamatteo

Quondamatteo conversazioni alla radio, Voce dell'ottava armata, 1945
Quondamatteo conversazioni alla radio, Voce dell'ottava armata, 1945
Premio Riccione per il Teatro, 1976 . Gianni Quondamatteo con Francesco Alici e Walter Ceccaroni
Lettera autografa di Tullio De Mauro, 20 settembre 1974
Articolo di Giuseppe Bellosi in La vedetta,1 apr. 1975
Foglietto sciolto con appunto manoscritto per il Dizionario romagnolo (ragionato)
Disegno di Giorgio Piani per vignetta del periodico Bikini, 1951-1952
Disegno di Luigi Pasquini per il periodico Bikini, 1951-1952

L'archivio raccoglie la ricca documentazione prodotta da Gianni Quondamatteo (Rimini, 19 marzo 1910-Rimini, 19 gennaio 1992) durante lo svolgimento delle sue molteplici attività: l'attività letteraria, in quanto glottologo, studioso e autore di opere sulla cultura e sul dialetto romagnolo, in particolare riminese; l'attività politica e l'impegno nel PCI; l'attività di primo sindaco di Riccione dopo la Liberazione e fondatore del "Premio Riccione per il Teatro"; l'attività di direttore dell'Azienda autonoma di soggiorno della stessa città di Riccione; l'attività di giornalista e direttore di testate locali, di natura anche politica e satirica, come "Città nuova", "Riviera eco" e "Bikini". La tipologia del materiale documentario è varia e caratterizzata in prevalenza da minute, lettere, carte dattiloscritte e manoscritte, fogli sciolti di piccolissime dimensioni con appunti manoscritti di Quondamatteo e dei suoi collaboratori, diari, quadernini scolastici, materiale in fotocopia, documenti relativi a ricerche storiche, pieghevoli, ritagli di stampa, fascicoli di periodici, opuscoli, bozze di stampa, fotografie, registrazioni audio di letture dialettali, manifesti politici, comunicati stampa, disegni originali e materiale grafico a stampa, ma anche documenti personali, essendo l'archivio di natura privata. La fitta e costante corrispondenza con amici e collaboratori, giornalisti, editori e personalità della cultura, fra questi il dialettologo Friedrich Schürr ed il linguista Tullio de Mauro, e la rete di relazioni creatasi intorno a personaggi vari, marinai e contadini, persone del clero e normali cittadini, conferiscono un carattere "corale" alle opere da lui curate. Tra il materiale storico raccolto risultano i preziosi fogli volanti contenenti i dialoghi e le poesie di Giustiniano Villa. Le carte personali comprendono documenti che testimoniano la carriera professionale di Quondamatteo (curriculum e diplomi) e la sua vita privata (documenti d'identità, certificati di nascita e di matrimonio, abbonamenti autobus, tessere giornalistiche). Nonostante il fondo documentario non fosse organizzato ed ordinato, è stato possibile leggere tra le carte un primo abbozzo di volontà di Quondamatteo di dare una struttura alla ricca produzione documentaria in suo possesso. Molti difatti sono i fascicoli originali in cartelle, alcune delle quali recano l'intestazione "Azienda autonoma di soggiorno di Riccione", che riportano sue indicazioni o gruppi di documenti tenuti insieme da spilli, graffette o legati con spago.

L'archivio di Gianni Quondamatteo è stato donato alla Biblioteca civica Gambalunga per volontà degli eredi. La documentazione, raccolta in 13 scatoloni, è giunta in biblioteca nell'ottobre 2016 dalla casa di Montefotogno, frazione del Comune di San Leo. L'archivio è in corso di catalogazione come fondo documentario nel catalogo Scoprirete. La raccolta libraria appartenuta a Quondamatteo è invece collocata presso la Biblioteca comunale "A. Battarra" di Coriano .

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