La biblioteca di Alberto Melucci (Rimini, 1943 – 2001) è stata donata dalla famiglia nel 2003. Costituita da circa 1800 fra volumi, riviste, tesi di laurea, dattiloscritti, la raccolta, che rappresenta la quasi totalità della biblioteca originaria, riflette il fecondo percorso di studi, letture e ricerche del suo possessore. Il materiale librario e documentario è ricercabile nel catalogo Scoprirete.
Alberto Melucci è stato professore ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Milano, nonché docente presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica della stessa università e psicoterapeuta. Ha insegnato in Europa, negli Stati Uniti, in Asia e America Latina, ricoprendo importanti incarichi accademici e svolgendo un’intensa attività di ricerca.
I suoi studi si sono concentrati sui problemi della teoria sociologica, sull’analisi dell’azione collettiva, sull’identità e il mutamento culturale. Dopo i primi lavori dedicati ai temi delle classi e delle disuguaglianze sociali nei paesi socialisti, in Francia e in Italia, ha avviato una riflessione sui rapporti tra conflitto e mutamento. I rapporti tra movimenti, identità e bisogni individuali sono stati l’oggetto più specifico della sua riflessione dalla fine degli anni Settanta in poi, con l’elaborazione di un quadro teorico sistematico e importanti contributi alla metodologia della ricerca sociologica.
Ha rivolto poi la sua attenzione alle forme politiche di rappresentanza e all’analisi comparata dei movimenti etnico-nazionali. Attraverso una vasta ricerca sulle aree di movimento nella metropoli, ha affrontato i temi della pace, delle mobilitazioni giovanili, dei movimenti delle donne, delle questioni ecologiche, e delle forme di solidarietà neo-religiose.
Nell’ambito della riflessione clinica, ha avviato l’apertura alle neuroscienze, contribuendo in modo innovativo alla elaborazione della teoria psicoterapeutica e dei metodi della formazione a orientamento fenomenologico. Attraverso una sintesi tra analisi sociologica e lavoro clinico, ha affrontato il tema del tempo, intrecciando l’analisi di esperienze individuali e azione collettiva.
Ha pubblicato diversi scritti sull’ingresso nella società planetaria, analizzando i processi di globalizzazione e la loro ricaduta sulla vita personale, sulla vita quotidiana, sulle relazioni. Negli ultimi anni la sua ricerca si è concentrata sui temi della trasformazione del sè nell’adolescenza e della creatività e sul proseguimento degli studi sul tema del multiculturalismo.