Tre incontri di cinema e psicoanalisi organizzati da Centro Adriatico di Psicoanalisi (Società Psicoanalitica Italiana-SPI) in collaborazione con Cineteca del Comune di Rimini
Parlare del lutto, della perdita di persone care della nostra vita, significa dialogare con gli aspetti più profondi e sconosciuti di noi stessi, ritrovarsi improvvisamente nel buio sperduti e tollerare l’attesa di poterlo attraversare e andare oltre. Significa rivedere i film della nostra vita, incontrare le immagini che ci accompagnano alla visione dei traumi ma anche dei processi originari e originali che ognuno di noi compie per arrivare ad una possibile nostra meta identitaria e di incontro con gli altri. Gli eventi si situano come nel cinema in uno spazio di sequenze che consentono lo svolgersi di eventi di vita. Il cinema è incontro intimo con l’altro con le identificazioni di cui abbiamo bisogno per evolvere e modificare le nostre scelte . Andare al cinema è una opportunità di sbloccare immagini preformate della nostra realtà interna che ci aspettano lì dentro nel buio di una sala e che attraverso il registro iconico del film riusciamo a vedere ciò che abbiamo dietro ( il passato) guardando avanti ( il futuro). In psicoanalisi durante le sedute come in un film per sensorialità empatica, telesuonia, sintonie con il nostro sé, emergono immagini partecipate, create insieme tra paziente e analista, evocate dal discorso di entrambi.
Entrare in un preciso cinema, in un preciso film, significa incontrare la nostra solitudine e la fiducia di andare oltre il buio.
lunedì 4 novembre
Una settimana e un giorno
di Asaph Polonsky (Israele 2016, 98')
introducono e commentano Cristina Barranu e Giorgio Bambini
lunedì 11 novembre
Love Life
di Kōji Fukada (Giappone 2022, 122')
introducono e commentano Cinzia Carnevali e Mirella Montemurro
lunedì 18 novembre
Melancholia
di Lars von Trier (Danimarca 2011, 130')
introducono e commentano Maria Battistini e Simona Lucantoni
Cineteca ore 21 - ingresso libero