Il fondo è composto da 30 cartoni di carte mss. - solo parzialmente ordinate -, da oltre 2.000 volumi ed opuscoli, purtroppo non raggruppati in un unico ordinamento, circa 200 stampe, pergamene ed atti notarili del XVI e XVII secolo, appartenenti alle famiglie Lettimi e Francolini.
La parte più consistente del fondo venne venduta all’Amministrazione comunale nel 1934 da Prima Metalli Cicchetti, unica erede di Domenico Francolini, e fu selezionata dal bibliotecario Carlo Lucchesi. L’acquisizione venne completata attraverso donazioni che si susseguirono dagli anni ‘50 agli anni ‘70.
I documenti presenti sono di straordinario interesse per la storia del movimento operaio riminese e romagnolo nel XIX secolo. Insieme alla preziosa raccolta di numeri unici e di periodici repubblicani, socialisti, anarchici (italiani e stranieri), ai carteggi, ai documenti politici di Domenico Francolini (1850-1926) - direttore del «Nettuno», uno dei più originali periodici riminesi, nonchè esponente di punta del repubblicanesimo prima , e del socialismo ed anarchismo romagnolo poi -, si ritrovano le carte della sua famiglia d’origine. Fra esse, numerose sono le corrispondenze del padre Luigi riguardanti l’attività di amministratore dei beni della Casa Ducale di Leuchtenberg, nell’anconetano; frammentaria è invece la documentazione appartenuta allo zio Vincenzo, abate più volte titolato dalla Camera Apostolica, al fratello Massimiliano, personalità di rilievo della borghesia riminese, alle sorelle Emma e Carolina, alla madre Marianna Pani, ai nonni Francesca Sotta e Luigi Pani, più volte gonfaloniere di Rimini.
Di non minore interesse l’archivio della nobile famiglia Lettimi, i cui membri si distinsero nella città per i meriti patriottici (Andrea) e per la versatilità e raffinatezza nelle arti. Oltre ai carteggi di Andrea, della moglie Lucia Zavagli, dei figli Claudio, Costanza, Giovanni, Lodovico, si ritrovano esercitazioni scolastiche, composizioni poetiche, documenti notarili (doti e testamenti), e carte relative alla gestione patrimoniale e domestica della famiglia.
Domenico Francolini, legato in matrimonio a Costanza Lettimi, rimase l’ultimo custode delle memorie di questa famiglia che si estinse con la morte di lei, nel 1911. A ciò si deve la fusione dei due archivi familiari.