Il frontespizio tipografico della Genealogia di Pietro Belmonti è preceduto in antiporta da un pregevole frontespizio calcografico. L’incisione rappresenta una frotta di giocosi amorini che inghirlandano e infiorano di gigli – naturalistici e stilizzati – lo stemma dei Belmonti e Ricciardelli, alludendo all’origine fiorentina della famiglia. L’aggraziatissima acquaforte, un piccolo capolavoro manieristico, è opera di due artisti di buon nome: il pittore Andrea Lilli, o Lilio, detto l’Anconitano (circa 1565-circa 1635) e l’incisore Johann Friedrich Greuter (circa 1590-circa 1630), prolifico riproduttore di opere pittoriche del tardo manierismo e illustratore di libri di gran lusso. La Genealogia, incompiuta, fu terminata e pubblicata postuma (1671) da Belmonte Belmonti, fratello di Pietro, ma la lastra dell’incisione doveva essere già in possesso della famiglia.
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