La Gambalunga racconta: Scorpione vs Cancro. Rimini di che segno è?

Cesare Clementini, Raccolto istorico della fondatione di Rimino e dell’origine e vite de’ Malatesti con vari e notabili fatti in essa città e fuori di tempo in tempo successi, In Rimino, Simbeni, 1617. Frontespizio inciso ad acquaforte.
Basinio da Parma, Astronomica, 1455-1465 ca., manoscritto membranaceo, miniatore vicino al “Maestro del De Civitate Dei di Cesena”. Proprietà: Collezioni d’arte Crédit Agricole Italia.

La Gambalunga racconta: Scorpione vs Cancro. Rimini di che segno è?

Tra il XIII e il XVII secolo si registra una disputa sull'Horoscopus civitatis di Rimini che vede contrapposte due fazioni: cancristi contro scorpionisti. Fregiarsi di un segno come lo Scorpione permetteva ai cittadini riminesi di poter esibire un blasone antropologico e caratterologico di eccezionale potenza. Al contempo il Cancro raccontava del legame indissolubile tra la città e la sua storia.

Un'antica applicazione dell'astrologia, che risale a Tolomeo e forse ai persiani, la geografia astrologica, pone ogni nazione e città sotto un segno dello Zodiaco e deduce indole e peculiarità caratteriali degli abitanti. Le Romagne, ad esempio, secondo la geografia astrologica tolemaica, rientrano nella zona dominata dal segno del Capricorno e di conseguenza i romagnoli, per la dottrina dei figli dei pianeti, ricevono, come suggello/a la cera mortal i caratteri saturnini e marziali e in parte anche gioviali attraverso gli influssi celesti, dalla circular natura (Dante, Paradiso, VIII, 127-128) dalla quale sono inclinati alle armi e alle lettere».

Il grande bassorilievo del Cancro, visto dal dorso, che incombe su una veduta simbolica di Rimini, scolpito nella cappella dei Pianeti nel Tempio Malatestiano da Agostino di Duccio ha fatto ritenere per lungo tempo che il segno ascendente di Rimini fosse appunto il Cancro; tant'è che Malatesta Porta, segretario comunale dal 1604 al 1629, ci riferisce che un cancro fosse dipinto “nella sala hoggi del Governatore”, nonché nella “Galleria del Palazzo della nostra comunità”.

Claudio Paci, nel XVI secolo, afferma che «La città di Arimino è sotto il Segno, et ascendente del Scorpio, verso la coda, il qual'è in casa di Marte; onde gli Ariminesi dovrebbero essere inclinati all'armi, et esser armigeri, benché i Matematici vogliono che sia sotto la 3°parte dello Scorpio, vicino a Venere, et che perciò prendino più tosto alla mollitie». Anche Cesare Clementini (1561-1608) partendo dalla collocazione geografica afferma che: «La Città di Rimini […] ha il Polo in elevatione di quarantaquattro gradi, meno dieci minuti, e Ascendente lo Scorpione» per cui i riminesi sono «di nobile aspetto, e di giusta statura, di carnagione per lo più fra il bianco, e 'l bruno»; «di bell'ingegno, se bene di tardo moto nell'applicarsi».

Poiché la sostituzione nella Galleria del segno dello Scorpione con quello del Cancro aveva sollevato diverse polemiche, nella seduta del 23 novembre 1613 il Consiglio Comunale affrontò la questione dell'Horoscopus Civitatis, affidando a Malatesta Porta l'incarico di approfondire l'annosa questione. Raffaele Adimari, nel 1616, tenta un compromesso appoggiando entrambi i segni attribuendo la parte settentrionale della città allo Scorpione, mentre quella meridionale al Cancro. Dopo dieci anni di studi e osservazioni Malatesta Porta espone davanti ai Consoli il risultato dei suoi studi raccolti in un manoscritto conservato in Biblioteca dal titolo Parere di Malatesta Porta, cittadino e secretario dell’illustre Comunità di Rimino ... intorno al segno celeste ascendente di detta città, confermando definitivamente che il segno ascendente di Rimini è lo Scorpione. Il bassorilievo del Cancro nel Tempio rappresenta Sigismondo. Il 19 giugno infatti è sia il giorno di nascita di Sigismondo sia quello in cui il Sole entra nella costellazione del Cancro. Nel legame Cancro-Rimini è rappresentato il legame Sigismondo-Rimini: come a dire che la fortuna della città dipende dalla fortuna del suo signore.

Guido Bonatti forlivese, uno degli astronomi e astrologi più noti del secolo XIII, riferisce che “Lo Scorpione significa generosità ed elevazione di animo”, gli riconosce una forte carica energetica, grazie alla domificazione del pianeta Marte in questo Segno e delle immense forze istintuali e naturali; incute una sorta di timore proprio come l'animale che sorge all’improvviso dal sottosuolo, dall’oscurità e dalle viscere della terra, connotandolo come qualcosa di temibile e che agisce nell’ombra.

 

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