La Storia immaginata. Narrazioni tra verità storica e invenzione letteraria

La Storia immaginata

Narrazioni tra verità storica e invenzione letteraria

 

Corte della Biblioteca Gambalunga

23 agosto – 13 settembre 2024 | ore 21


 

 

I romanzi storici non sono cronache, né libri di storia. Si reggono in equilibrio tra fantasia e ricostruzione, due aspetti che si alimentano reciprocamente, rendendo la narrazione ancora più affascinante e avvincente. I romanzi storici sono uno dei generi preferiti dai lettori italiani. Leggere romanzi storici permette di viaggiare nel tempo e nello spazio. Raggiungere luoghi e tempi lontani, empatizzare con situazioni che non avremmo mai nemmeno immaginato, riscoprire una parte di noi lontana e sconosciuta. 

Perché questo “genere” appassiona ancora così tanto? Che dire delle sue espressioni contemporanee? E ancora, si può insegnare la Storia con i romanzi? Ecco, dunque, una rassegna per mettere in contatto scrittori e lettori, alla ricerca delle ragioni di alcuni recenti successi letterari, di possibili chiavi di lettura e comprensione dei meccanismi che sostengono la costruzione narrativa, dei rapporti di seduzione reciproca tra storiografia e letteratura.


 

Si comincia venerdì 23 agosto nella Corte della Biblioteca Gambalunga alle ore 21, con 

La donna che odiava i corsetti di Eleonora D’Errico (Rizzoli 2024), storia di Rosa Genoni, la donna che rivoluzionò la moda e inventò il Made in Italy. Rosa comprese che la moda non è solo pizzi e crinoline, ma la chiave per fare la rivoluzione e combattere per l’emancipazione di donne e bambine, per liberarle dalle costrizioni di corsetti e pregiudizi, e per fare in modo che tutte imparino ad essere artefici della propria vita. A presentare al pubblico riminese questa storia di moda e di emancipazione sarà, insieme all’autrice, la storica Elisa Tosi Brandi (Università di Bologna), che alla figura di Rosa Genoni ha dedicato un importante progetto di ricerca, contribuendo a farla emergere alla conoscenza di un pubblico più vasto.


 

Mercoledì 28 agosto alle ore 21 la Corte della Biblioteca Gambalunga ospiterà Nicoletta Verna, protagonista con il romanzo I giorni di Vetro (Einaudi 2024) di uno dei casi letterari dell’anno. Conversando con la storica Oriana Maroni presenterà un racconto potente sulla resilienza delle donne, in cui si mescolano orrore e pietà, violenza e speranza, sadismo e limpidezza. Un romanzo con al centro una figura fragile eppure capace di resistere alla ferocia del suo tempo, ambientato a Castrocaro nell’arco di tempo dall’omicidio Matteotti alla Liberazione, di cui l’autrice ha detto: «Ho scelto di raccontare il passato per parlare della violenza del presente».


 

Dall’epica novecentesca all’epica classica. Per tutti gli appassionati di letteratura e mitologia venerdì 30 agosto alle ore 21 la Corte della Biblioteca Gambalunga vedrà la presentazione del romanzo L’Iliade cantata dalle dee di Marilù Oliva che completa un percorso di riscoperta e reinterpretazione del mito che ha già conquistato migliaia di lettori, stimolando l'interesse per la mitologia greca e la cultura classica. Conversando con la professoressa Barbara Bagli riporteranno in vita l’Iliade come un coro di voci femminili, capaci di restituirne l’epica potente, commovente, non dimenticabile.


 

Mercoledì 4 settembre lascrittrice e poetessa italiana Antonella Sbuelz, con la sua riconosciuta capacità di coniugare rigore storico e sensibilità narrativa, approfondirà i temi e i personaggi del suo nuovo romanzo Mariam (Vallecchi Firenze 2024) ambientato in Libia tra il 1934 e il 1954. Prendendo le mosse da un dubbio storico venato di giallo, Mariam ripercorre ombre e chiaroscuri del colonialismo italiano in Libia, rievocandone i protagonisti, le atmosfere, i grandi eventi che hanno cambiato il mondo e i dettagli nascosti nelle pieghe della Storia. A conversare con l’autrice sarà Alessandro Bacci


 

Il Rinascimento tra pubblico e privato diventa protagonista della serata di venerdì 6 settembre con il romanzo La figlia più amata. Storia delle sorelle Medici (Piemme 2023) di Carla Maria Russo. Attraverso la figura di Isabella, figlia di Cosimo Medici e di Eleonora di Toledo, una donna dal carattere forte e dai mille interessi, prediletta dal padre, l’autrice compone un affresco vivido della famiglia Medici e della vita fiorentina e romana della seconda metà del Cinquecento. Ad accompagnarla nel racconto delle oscure trame e dei mille vincoli a cui erano soggette le donne, anche quelle di alto rango, sarà la scrittrice Lia Celi.


 

La chiusura della rassegna è affidata, venerdì 13 settembre, allo scrittore regista e drammaturgo Ruggero Cappuccio e al suo romanzo La principessa di Lampedusa (Feltrinelli 2024). Al centro del mondo che ha ispirato le magnifiche pagine del Gattopardo, c’è una donna: Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, principessa di Lampedusa, la madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. È lei che nel maggio del 1943 attraversa una Palermo deserta, tra le rovine provocate dai bombardamenti alleati per riprendere possesso del palazzo di famiglia, protagonista di un racconto che magistralmente ne restituisce la modernità, il carisma, il coraggio. A dialogare con l’autore la giornalista Annamaria Gradara.


 

Ingresso gratuito, senza prenotazione.

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.


 

Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it