1922-1943 Il ventennio fascista
Anche Rimini, il 28 ottobre 1822 ebbe la sua marcia, per “copia conforme all'originale su Roma”. Mobilitati nottetempo, circa 400 fascisti giunti da altre città in pieno assetto di guerra occuparono i punti chiave della città. Fu lìinizio di un regime, che usando insieme le armi della repressione e del consenso, sarebbe durato per vent'anni. Gli anni '30 furono quelli della nascita del turismo di massa, a cui concorsero sia la politica del regime che i cambiamenti dei costumi e della società. Durante l'estate la Riviera di Rimini diventa un grande parco di divertimenti, un luogo di libertà dei costumi. Si afferma come “La Spiaggia più bella d'Italia”. Il turismo nobile e salottiero cedeva il passo a quello medio borghese. Fu l'epoca d'oro delle colonie marine, che sostituirono i vecchi ospizi.
L'economia cittadina è ormai strettamente legata al turismo, ma la necessità del Regime di conciliare spinte sociali particolari e divergenti, fece sì che per la prima volta a Rimini si assumesse un atteggiamento attivo anche nei confronti della città storica, in cui si esaltò insieme alla tradizione municipale, il mito della romanità, col desiderio di sottolineare un vincolo ideale fra l'antica Roma e il nuovo impero.