Il notaio riminese Mario Bentivegni il 17 novembre del 1620 autentica l’inventario dei libri donati per testamento all’uso pubblico da Alessandro Gambalunga, affidandoli a Michele Moretti, amico e primo bibliotecario per volontà dello stesso testatore. I libri sono elencati sommariamente con autore e titolo e con la segnatura AP affiancata da un numero fino al 936, poi altri senza segnatura fino al 1439. Corrispondono, essendo parecchie opere legate in volumi miscellanei, a circa 2000 unità bibliografiche. Il testamento assegnava trecento scudi annui per ampliare il patrimonio come testimoniano gli inventari redatti successivamente al momento del passaggio di consegne ad un nuovo bibliotecario.
< pagina precedente pagina successiva >