Vittorio D’Augusta presenta Pensare il confine. Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente di Alessandro Giovanardi

 

LIBRI DA QUESTE PARTI 2022

 

Biblioteca Gambalunga | giovedì 5 maggio

Sala della Cineteca | ore 17.30

 

 

 

 

Vittorio D’Augusta presenta

Pensare il confine.

Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente

di Alessandro Giovanardi

 

 

 

Con il suo ultimo volume Pensare il confine : Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente (Edizioni di storia e letteratura, 2021) Alessandro Giovanardi recupera e salva la biografia intellettuale di uno dei più originali – e fino ad ora trascurati - esponenti del pensiero russo di primo Novecento: Vladimiro Zabughin (1880 – 1923), morto prematuramente in Italia per un incidente alpinistico. In pochi conoscono la sorprendente estensione intellettuale di questo uomo dal talento poliedrico: storico dell'arte e musicologo, filologo e liturgista, Zabughin, di origini sanpietroburghesi, si trasferisce a Roma nel 1905, finanziato da una borsa di studio dell'Accademia Imperiale delle Scienze, per approfondire i contatti fra l'Umanesimo italiano e la tradizione culturale russa. La città diventa la sua seconda patria spirituale e qui insegna Letteratura Umanistica dal 1911 al 1923 presso l'Università "La Sapienza". In Italia apprende velocemente la nostra lingua, aggiungendola alle altre che padroneggia già con disinvoltura, tanto che la maggior parte della sua opera sarà redatta in italiano. Il saggio di Alessandro Giovanardi, con la sua ricca bibliografia e un prezioso testo inedito di Augusto Campana su Zabughin, vuole colmare una lacuna e si propone come una guida preziosa per far conoscere il pensiero e le opere di questo strordinario studioso vissuto a cavallo tra '800 e '900, tra Est e Ovest dell’Europa.

Alessandro Giovanardi è docente di Arte sacra e di Iconografia e iconologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini-San Marino-Montefeltro, cura le attività culturali della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e dirige la rivista di storia, arte e cultura «Ariminum». Da tempo s’interessa al rapporto tra la pittura e le fonti filosofiche, religiose e letterarie, lavorando in particolar modo sul Trecento riminese per cui ha scritto numerosi saggi, collaborando recentemente con Antonio Paolucci e Daniele Benati al volume Il Trecento riscoperto. Gli affreschi della Chiesa di Sant'Agostino a Rimini (Milano 2019). Tra gli altri scritti da segnalare John Lindsay Opie. Estetica simbolica ed esperienza del Sacro (prefazione di Boris Uspenskij, Roma 2011) e l’antologia di testi dello stesso autore: John Lindsay Opie, Nel mondo delle icone. Dall’India a Bisanzio (prefazione di Bruno Toscano, Milano 2014). Èstato curatore di diverse mostre di arte antica e moderna tra cui, per la III edizione della Biennale del Disegno, con Franco Pozzi, Fogli della Follia. Fortunato Duranti visionario e romantico (2018, catalogo Bookstones). È autore de I colori di Rimini. Una pinacoteca immaginaria (Interno4, 2019) e Pensare il confine. Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente (Edizioni di storia e letteratura, 2021)

Vittorio D’Augusta è nato a Fiume nel 1937 e risiede a Rimini dal 1948. Esordisce in campo artistico negli anni Sessanta, unendo all’interesse per la pittura l’impegno culturale e politico. È presente nel 1985 ad Anni Ottanta presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, ad Aspetti dell’Arte Italiana 1960/1980 (Francoforte, Berlino, Hannover, Bregenz, Vienna, 1986). Nel 1995 la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna gli dedica una vasta personale. Al centro dell’opera di D’Augusta è sempre la pittura, mai come tecnica tradizionale o da inseguire virtuosisticamente, ma strumento di ricerca e scommessa per testarne limiti di libertà, di trasgressione linguistica e coinvolgimento meditativo. A lui è stata affidata La "biblioteca di pietra"un "segno commemorativo" più che un monumento in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale, inaugurato il 10 febbraio 2014 in occasione della Giornata del Ricordo. Si ricorda infine l'installazione allestita di recente alla Galleria dell'immagine per il Giorno del ricordo: "Ti verrà dietro la città". Omaggio a Konstantinos Kavafis.


 

Appuntamenti successivi

Giovedì 12 maggio ore 17.30 in Cineteca l'incontro con Oreste Delucca e Alessandra Peroni per presentare "Vita sul porto a Rimini nei documenti del tardo Cinquecento (Luisè, 2021).