Sapete rispondere a questo indovinello pubblicato dal “villico” Pietro Rossi nel 1878?
Qual è quell’animal che la mattina
Con quattro gambe pian piano cammina,
Da prima a vespro va solo con due
E con gran brio muove membra sue
Cammina poi la sera egli con tre,
E lento lento va muovendo il piè.
La risposta all'indovinello la troviamo all'interno di una rarissima copia, (l'unica ad oggi attestata a livello nazionale) della “Piccola strenna del Titano per l'anno 1878” conservata tra gli opuscoli del fondo Mattei Gentili in Gambalunga. Delle opere di Pietro Rossi (1804-1879) esponente di spicco della poesia popolare romagnola dell'Ottocento, la Gambalunga conserva non solo le principali edizioni a stampa ma anche dei versi di Pietro Rossi manoscritti dietro ad una stampa con componimento di Giuliano Anniballi per il passaggio di Pio IX a Rimini nel 1857 o dei "Dialoghetti in versi berneschi e in dialetto contadinesco in difesa della religione", arrivati fino a noi grazie al certosino lavoro di Zeferino Gambetti.
Della vita di Rossi si sa tutto perchè lui stesso ne ha raccontato, cominciando da quando nacque il 14 maggio 1804 nel podere “La Casetta” alle falde del Titano, in una famiglia di contadini, tanto poveri da non poter mandare i figli a scuola e così Pietro impara a leggere e scrivere da suo padre. Da ragazzino, per guadagnare qualche spicciolo per aiutare madre e fratelli, andava d’inverno per le strade e le piazze dei paesini da San Marino fino a Rimini a recitare a memoria i salmi o brani della vita dei Vescovi e Santi. Una volta sposato fece sempre il contadino in poderi diversi e con diversi padroni, uno dei quali in una fredda invernata lo mandò anche in carcere con l’accusa di aver rubato legna. Di questo e altro Rossi racconta nelle sue poesie, scrivendo a volte in dialetto a volte in lingua. Pubblicava sempre i suoi versi per poterli vendere, scrisse poesie serie, giocose, burlesche, ma anche sacre e calendari, “I Luneri”. La sua opera più famosa è il “Ceccone” stampato per la prima volra nel 1859, è un continuo insieme di dialoghi, interventi diretti, ora in versi ora in prosa, dei diversi protagonisti, il conte agrario, suo figlio, il loro servo, un cittadino, un impiegato del demanio, un tenente, un brigadiere che parlano solo e sempre in italiano, mentre il contadino Ceccone, con moglie e figli parlano solo dialetto proprio delle zone frontaliere tra Rimini e San Marino. Le aspirazioni di Rossi sono di profonda religiosità, di vecchie credenze di ubbidienza al Papa e ai sovrani. A testimoniarlo ad esempio è l'opuscoletto di 24 pagine, conservato sia nel fondo Mattei Gentili che nel Campana, in cui Rossi, che si autodefinisce rustico contadino sammarinese risponde al celebre filosofo e storico delle religioni francese Ernest Renan che nell'opera “Vita di Gesù” aveva osato negare la divinità di Gesù.
La compianta Grazia Silvana Bravetti scrittrice e studiosa di poeti dialettali romagnoli ha approfondito e indagato le opere di Pietro Rossi a partire dal suo contributo nella “Storia illustrata di Rimini” nel 1990 fino alla sua opera postuma “Pietro Rossi. Contadino e poeta”, edito da AIEP disponibile per il prestito in Gambalunga.
Oggi alle ore 21 presso la Bibliobaita al Parco Laiala, in via Sant'Andrea a Serravalle (RSM) la bookblogger Silvia Ferrari, in arte Silla Review terrà la presentazione dello studio su Pietro Rossi con l'intervento dei figli dell'autrice Filippo e Francesca Magnoni; Giuseppe Maria Morganti, direttore della AIEP Editore; Valentina Rossi, professoressa e ricercatrice storica che ha indagato la figura di Pietro Rossi pubblicando un saggio nel volume "Domagnano"; Paolo Guiducci, caporedattore del settimanale riminese “Il Ponte” ed Ermes Venturini, storico ed esperto del risorgimento riminese.
Scopri le opere di Grazia Silvana Bravetti nel catalogo Scoprirete
La cartolina con la veduta del Monte Titano è tratta dalla pubblicazione di M. Antonietta Bonelli. Ti mandero una cartolina, San Marino, Istituto per la cultura, l'arte e l'economia della Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino, 1991; disponibile per il prestito in Biblioteca.