All’inizio degli anni Settanta Nevio Matteini, insegnante riminese noto per l’intensa attività giornalistica e di studio (da ricordare Rimini negli ultimi due secoli (1977) che costitusce una fonte inesauribile di notizie su personaggi e vicende locali) donò alla Gambalunghiana un centinaio di volumi sul tema della non-violenza e le pratiche e teorie ad essa correlate quali la resistenza passiva, la disobbedienza civile, l’obiezione di coscienza, l’antimilitarismo, il pacifismo, in memoria del figlio Ennio Maria, prematuramente scomparso in occasione della sua partecipazione al IV Congresso antimilitarista di Napoli.
Il fondo, modesto per entità, documenta alcuni aspetti dell’itinerario teorico percorso dal movimento pacifista italiano sorto negli anni della guerra fredda: in primo luogo il pacifismo cattolico rappresentato da Aldo Capitini, don Primo Mazzolari, don Lorenzo Milani, ma anche, ovviamente, testi di M. K. Gandhi, universalmente considerato il fondatore delle teorie del movimento nonviolento contemporaneo, e su o di altri pensatori militanti quali M. L. King, G. Lanza del Vasto, ecc.