I manoscritti di Aldo Francesco Massèra, filologo insigne e bibliotecario della Gambalunghiana dal 1908 al 1928, entrarono in biblioteca all'inizio del 1930, ceduti dalla vedova al Comune dietro congruo compenso. Consistono nelle carte di studio del Massera e ne rispecchiano gli interessi di studioso di letteratura italiana dal XIII al XV secolo e altresì dell'Umanesimo riminese, indagato sotto il profilo storico-letterario.
Sempre nel '30, grazie ad alcuni amici ed estimatori, venne assicurata alla Gambalunghiana anche la biblioteca Massèra, costituita da 275 volumi e 470 opuscoli, riguardanti, in linea di massima, gli argomenti di studio prediletti da Massèra: il Boccaccio, i rimatori del Due e Trecento, l'Umanesimo specialmente riminese, le lingue e le letterature romanze.
strumento di corredo fondo Massèra