Paolucci, attualmente a capo dei Musei Vaticani, annuncia il suo contributo sotto un titolo molto incisivo: Nella storia d'Italia e d'Occidente - dice Paolucci - la vicenda delle arti è sempre stata legata al denaro. Non può esserci, non c'è mai stata, vera fioritura artistica senza vasta circolazione di denaro e in assenza di una prospera economia monetaria. Vari esempi tratti dalla storia dell'arte illustrano questo concetto e questa relazione tra arte e mercato che vale anche per l'età contemporanea.
Antonio Paolucci, riminese, storico dell'arte, è Direttore dei Musei Vaticani; entrato nell'Amministrazione statale dei Beni Culturali nel 1969 è stato Soprintendente reggente in Veneto, sedi di Venezia e Verona, Soprintendente a Mantova Brescia e Cremona, a Firenze dell'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro e del Polo museale fiorentino, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana e Ministro per i Beni Culturali dal 1995 al 1996.
Cavaliere della Gran Croce, insignito della Legion d'Onore è Accademico dei Lincei. Curatore di importanti mostre in Italia e all'estero, scrive e collabora con numerose testate tra cui "Paragone", "Il Bollettino d'arte", "Il Giornale dell'arte", "Il Sole 24 ore", "La Repubblica", "Avvenire". Le sue competenze tecniche riguardano specificamente la gestione dei musei e la tutela del paesaggio artistico ed il restauro.
Tra i suoi scritti si segnalano: Il laboratorio del restauro a Firenze, (Istituto Bancario S. Paolo di Torino, 1986), Piero della Francesca (Cantini, 1989), Michelangelo, le Pietà (Skira, 1997), Il David di Michelangelo (Motta, 2002) Mille anni di arte italiana (Giunti, 2006), Scritti d'arte (1996-2007) (Olschi, 2007), Filippo Lippi (Giunti, 2007).
Durata 1 ora 32 minuti.