Segno di preoccupante debolezza - dice Zamagni - è la diffusione a livello di cultura popolare dell'ethos dell'efficienza come criterio ultimo di giudizio e di giustificazione della realtà economica. Per un verso ciò ha finito col legittimare l'avidità - che è la forma più nota e più diffusa di avarizia - come una sorta di virtù civica; per l'altro verso, l'ethos dell'efficienza è all'origine dell'alternanza, ormai sistematica, di avidità e panico. .
Stefano Zamagni è nato a Rimini ed è docente ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University di Bologna. Dal 1997 al 2000 è stato Presidente del Corso di Diploma Universitario, oggi Corso di laurea, in Economia delle Imprese Cooperative e delle Organizzazioni No Profit, sede di Forlì dell'Università di Bologna e a Forlì è Presidente del Comitato Scientifico di AICCON, Associazione Italiana per la Cultura Cooperativa e delle Organizzazioni No Profit; dal 2007 è Presidente a Milano dell'Agenzia per le ONLUS.
Socio ordinario dell'Accademia delle Scienze di Bologna; dell'Accademia Nazionale delle Scienze, Lettere e Arti di Modena e dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere; membro della New York Academy of Sciences; nel 2008 è stato insignito del titolo di Cavaliere Commendatore dell'Ordine di S. Gregorio Magno.
Collabora con numerose riviste economiche nazionali ed internazionali ed è autore di numerose pubblicazioni tra cui si segnalano: con T. Cozzi, Istituzioni di economia politica. Un testo europeo (Il Mulino, 2002), con F. Delbono, Profilo di storia del pensiero economico (Nuova Italia Scientifica, 2004), Per una nuova teoria economica della cooperazione (Il Mulino, 2005), con P. Sacco, Teoria economica e relazioni interpersonali (Il Mulino, 2006), L'economia del bene comune (Città Nuova, 2007), con V. Zamagni La cooperazione (Il Mulino, 2008).
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