Federico Caffè (1914-1987) fu grande insegnante, economista, intellettuale, con il coraggio della libertà nella solitudine, veramente progressista e quindi veramente scomodo, la cui scomparsa, il 15 aprile 1987, è tuttora avvolta nel mistero. Critico dell'impostazione individualista dell'economia, fece di concetti come "piena occupazione" e "costi sociali" i pilastri di infinite elaborazioni politico-economiche.
Giuseppe Amari è stato allievo di Federico Caffè e Mario Tiberi all'Università "La Sapienza" di Roma, ha lavorato presso istituti di credito della capitale e ha alternato al lavoro aziendale incarichi sindacali; attualmente in pensione collabora con la CGIL confederale. Ha curato il catalogo informatizzato delle opere di Caffè presso il Dipartimento di Economia pubblica della Università di Roma "La Sapienza" e curato, con postfazione, insieme a Nicoletta Rocchi, il volume antologico con introduzione di Guglielmo Epifani Federico Caffè, un economista per gli uomini comuni (Ediesse, 2007)..
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